Dopo 16
anni d’attività e oltre 100.000 spettatori dal 1995 ad oggi (solo per citare un
numero), il Teatro Verdi di Poggibonsi (SI) sta rischiando di chiudere i
battenti. Ma un gruppo di sostenitori con il supporto di un gran numero di
cittadini si sta muovendo per salvarlo e per salvare le sue attività.
L’Associazione
Timbre ha gestito questo spazio trasformandolo in un centro culturale vivo e
attivo, abitato, sede di molteplici progetti, luogo d’incontro culturale e
sociale, tanto da diventare un punto di riferimento della Valdelsa e non solo. Un luogo che per
quasi un decennio è stato a Poggibonsi l’unico spazio dove si potessero
fare spettacoli, convegni, incontri, attività.
Ma a
parlare a difesa del Verdi sono soprattutto le cifre.
Fra
le centinaia di eventi che vi sono stati fatti ricordiamo:
441 spettacoli (teatro, concerti, danza) di compagnie di professionisti italiani ed esteri, (non
contando le compagnie amatoriali e locali ) di cui 109 sono stati spettacoli di teatro per bambini, sia per un
pubblico misto di famiglie, che rivolte
esclusivamente alle scuole locali.
72 seminari (musicali, teatrali, di danza) tenuti da maestri riconosciuti nei loro settori e a cui
hanno partecipato persone provenienti da tutta Italia.
Volendo
aggiungere altre cifre, si può dire che le attività di Timbre hanno visto,
oltre alla presenza di più di centomila
spettatori, quasi duemila persone che hanno frequentato i
workshop. Circa cinquemila hanno partecipato ai corsi stagionali. Sono
dati significativi e certificati da documenti cartacei, pubblicitari, dati
Siae.
Volendo rimanere nell’ambito della formazione
attualmente il Verdi ospita 9 corsi
stagionali, da ottobre a maggio e più di 300 persone frequentano
settimanalmente lo spazio, buona parte di questa utenza è formata da bambini e famiglie.
Vogliamo
ricordare che il Teatro Verdi ha ospitato e fatto nascere e crescere progetti
culturali che hanno guadagnato un riscontro nazionale ed internazionale, ne
citiamo alcuni tra i molti:
Bandao,
banda itinerante e orchestra di percussionisti che ha tenuto più di 300 concerti in tutta Italia, a cui
chiunque abbia voglia di imparare
a suonare può accedere gratuitamente e nel tempo tanti lo hanno fatto e lo
stanno tuttora facendo: un progetto che oltre al valore artistico ha un
grandissimo valore sociale.
Adarte,
compagnia di danza contemporanea che ha sede al Teatro Verdi e che da oltre 10
anni fa formazione nel territorio ma anche promozione artistica e produzione di
spettacoli che stanno avendo un riscontro internazionale.
Ricordiamo
anche Circoteatro Oblì Shalà che ha
accolto e continua ad accogliere generazioni di bambini e adolescenti, i laboratori teatrali della Valle del Sole/La Lut con gli utenti
del Dipartimento di Salute mentale della
Valdelsa, i laboratori di illustrazione per bambini e adulti di Giulia Del Mastio. I corsi di teatro in inglese per bambini di Saint Roc, le collaborazioni con
compagnie teatrali professioniste che qui al Verdi hanno avuto modo di
allestire i loro spettacoli per poi portarli in giro per l’Italia (Sdeong, La Lut, Massimiliano Poli e Silvia
Signorini) , le convenzioni con l’Università
di Firenze, Modena e Bologna per far
partecipare dei laureandi a degli stage di formazione sul fare cultura.
Sono
veramente troppi da citare tutti i progetti, le persone, i talenti, che hanno
trovato nel corso di quindici anni al Teatro Verdi uno spazio d’accoglienza
dove sviluppare la creatività, imparare, socializzare, creare professionalità e
lavoro; resta il dato che questo spazio con dei costi minimi e tanto
volontariato è riuscito a migliorare la qualità della vita nel territorio e a molte
persone.
Nessun commento:
Posta un commento