lunedì 23 luglio 2012


Dopo 16 anni d’attività e oltre 100.000 spettatori dal 1995 ad oggi (solo per citare un numero), il Teatro Verdi di Poggibonsi (SI) sta rischiando di chiudere i battenti. Ma un gruppo di sostenitori con il supporto di un gran numero di cittadini si sta muovendo per salvarlo e per salvare le sue attività.

L’Associazione Timbre ha gestito questo spazio trasformandolo in un centro culturale vivo e attivo, abitato, sede di molteplici progetti, luogo d’incontro culturale e sociale, tanto da diventare un punto di riferimento  della Valdelsa e non solo. Un luogo che per quasi un decennio è  stato a  Poggibonsi l’unico spazio dove si potessero fare spettacoli, convegni, incontri, attività.

Ma a parlare a difesa del Verdi sono soprattutto le cifre.
Fra le centinaia di eventi che vi sono stati fatti ricordiamo:
441 spettacoli (teatro, concerti, danza) di compagnie di professionisti italiani ed esteri, (non contando le compagnie amatoriali e locali ) di cui 109 sono stati spettacoli di teatro per bambini, sia per un pubblico misto di famiglie,  che rivolte esclusivamente alle scuole locali.
72 seminari (musicali, teatrali, di danza) tenuti da maestri riconosciuti nei loro settori e a cui hanno partecipato persone provenienti da tutta Italia.

Volendo aggiungere altre cifre, si può dire che le attività di Timbre hanno visto, oltre alla presenza di più di centomila spettatori,   quasi duemila persone che hanno frequentato i workshop. Circa cinquemila  hanno partecipato ai corsi stagionali. Sono dati significativi e certificati da documenti cartacei, pubblicitari, dati Siae.

Volendo  rimanere nell’ambito della formazione attualmente il Verdi ospita 9 corsi stagionali, da ottobre a maggio e più di 300 persone frequentano settimanalmente lo spazio, buona parte di questa utenza è formata da bambini e famiglie.

Vogliamo ricordare che il Teatro Verdi ha ospitato e fatto nascere e crescere progetti culturali che hanno guadagnato un riscontro nazionale ed internazionale, ne citiamo alcuni tra i molti:
Bandao, banda itinerante e orchestra di percussionisti che ha tenuto più di 300 concerti in tutta Italia,  a cui  chiunque  abbia voglia di imparare a suonare può accedere gratuitamente e nel tempo tanti lo hanno fatto e lo stanno tuttora facendo: un progetto che oltre al valore artistico ha un grandissimo valore sociale.
Adarte, compagnia di danza contemporanea che ha sede al Teatro Verdi e che da oltre 10 anni fa formazione nel territorio ma anche promozione artistica e produzione di spettacoli che stanno avendo un riscontro internazionale.
Ricordiamo anche Circoteatro Oblì Shalà che ha accolto e continua ad accogliere generazioni di bambini e adolescenti,  i laboratori teatrali della Valle del Sole/La Lut con gli utenti del Dipartimento di Salute mentale della Valdelsa, i laboratori di illustrazione per bambini  e adulti di Giulia Del Mastio. I corsi di teatro in inglese per bambini di Saint Roc, le collaborazioni con compagnie teatrali professioniste che qui al Verdi hanno avuto modo di allestire i loro spettacoli per poi portarli in giro per l’Italia (Sdeong, La Lut, Massimiliano Poli e Silvia Signorini) , le convenzioni con l’Università di Firenze, Modena e Bologna  per far partecipare dei laureandi a degli stage di formazione sul fare cultura.

Sono veramente troppi da citare tutti i progetti, le persone, i talenti, che hanno trovato nel corso di quindici anni al Teatro Verdi uno spazio d’accoglienza dove sviluppare la creatività, imparare, socializzare, creare professionalità e lavoro; resta il dato che questo spazio con dei costi minimi e tanto volontariato è riuscito a migliorare la qualità della vita nel territorio e a molte persone.



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